cellulare al lavoro
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Si può vietare il cellulare al lavoro?

Ti sei innamorato, e attendi notte e giorno un messaggio della tua amata: guardi insistentemente il tuo cellulare, sperando in un aggiornamento, uno stato, per sapere cosa pensa, cosa scrive, mentre ti chiedi chi è quell’energumeno biondo che hai appena visto su facebook, ieri sera ha bevuto con lei un aperitivo in un bicchiere grande come un acquario.

Ah l’amore! Che meraviglia.

La pensa in modo un po’ differente il tuo superiore, che ti ha più volte scoperto durante l’orario di lavoro mentre con i tuoi occhietti a forma di cuore cercavi disperatamente una traccia della tua amata nello schermo del tuo telefono.

Non esistendo una vera e propria normativa che regolamenti l’utilizzo del cellulare al lavoro, si fa riferimento alla contrattazione collettiva, ai regolamenti aziendali o alla contrattazione del singolo lavoratore.

In mancanza, come spesso succede, di una regolamentazione contrattuale si fa riferimento alle pronunce della Cassazione, che più volte si è espressa in merito a licenziamenti causati dall’uso del cellulare durante l’orario di lavoro.

Più facilmente dimostrabile e quantificabile è l’uso abnorme di un cellulare aziendale, in caso di costi eccessivi a carico dell’azienda. In caso infatti il lavoratore detenga un cellulare aziendale, l’utilizzo di esso in modo spropositato che provochi un costo non indifferente a carico dell’azienda è stato più volte ritenuto dalla giurisprudenza una giusta causa di licenziamento, e ciò non unicamente per il danno economico causato al datore di lavoro, ma anche per il venir meno del rapporto fiduciario tra l’azienda e il lavoratore.

A prescindere dalla proprietà del cellulare, è comunque possibile vietare in linea generale l’utilizzo del telefono durante l’orario di lavoro? Si può pensare innanzitutto a problematiche connesse alla sicurezza: vi sono tipologie di lavoro che rendono pericoloso l’utilizzo da parte del lavoratore del cellulare per la natura stessa della sua mansione, o per un generale ruolo di controllo che richiede una costante attenzione. In questi casi l’utilizzo del cellulare costituisce sicuramente un comportamento sanzionabile a livello disciplinare tanto da rischiare il licenziamento.

Un conto è dare un’occhiata al telefono tra una prova per un concerto e l’altra, e un altro è effettuare una otturazione o manovrare una gru in un cantiere edile mentre chatti con la fidanzata…!

Addirittura è stata ritenuta legittima la creazione di un profilo facebook da parte del datore di lavoro sotto mentite spoglie, per controllare gli accessi e i post del dipendente (Cass. sent. n. 10955/2015).

Cosa dice la legge a proposito di “cellulare al lavoro”?

A fronte di una giurisprudenza particolarmente restrittiva vi è, invero, un recente indirizzo più “morbido”, secondo cui l’uso del telefono cellulare (e, in quel caso concreto anche della sigaretta elettronica) non è stato considerato qualificabile in termini di vera e propria sospensione dell’attività lavorativa (Cass. 16965/2018): “la condotta di sospensione dell’attività lavorativa, prevista come infrazione passibile di licenziamento disciplinare – se reiterata – dall’articolo 192 CCNL Pubblici Esercizi, consiste in una situazione transitoria di totale assenza della prestazione lavorativa; (…) il fumo (nella specie, della sigaretta elettronica) durante l’orario di lavoro non è in sé incompatibile con il contestuale svolgimento della prestazione, in tutto o parzialmente. Ciò del resto trova conferma nel fatto che il codice disciplinare di cui al medesimo contratto collettivo individua distintamente, come ipotesi passibile di sanzione conservativa, la contravvenzione al divieto di fumare (laddove questo esista e sia segnalato con apposito cartello) o il fumare nei locali riservati alla clientela (articolo 138 comma 7 lettera e) CCNL). Per analoghe considerazioni anche i precedenti disciplinari per l’uso del telefono cellulare non erano qualificabili in termini di sospensione dell’attività lavorativa”.

Se in generale è consentito l’utilizzo del cellulare in caso di emergenza e stretta necessità, la valutazione in merito alla proporzionalità (ed alla liceità) di una sanzione disciplinare (fino ad arrivare al licenziamento) va quindi valutata caso per caso, in relazione al tipo di lavoro svolto e all’uso effettivo del cellulare e dei social network da parte del lavoratore durante l’orario di lavoro.

Meglio resistere alla tentazione di carpire informazioni e tenersi in contatto con il proprio amore durante l’orario lavorativo, e sbaragliare gli altri pretendenti con un concretissimo invito a cena…

Avv. Beatrice Perini