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Promessa a donare

Tempo di Natale, Santa Lucia e… regali.

Che bello fare e ricevere regali! Mentre aiuti l’anziana mamma ad addobbare casa scovi nel cassetto delle lucine dei documenti. Tra le varie carte trovi una promessa da parte dello zio di regalare a te (proprio a te!) la sua meravigliosa casetta in montagna. Lo zio scrive “mi impegno a donare la mia casa di Temù alla mia adorata nipotina quando si laureerà”.

Nel frattempo tu hai conseguito due lauree, tre master, un corso di primo soccorso e il diploma di cantante lirica.

Lo zio attualmente vive serenamente con la sua nuova compagna poco più che maggiorenne.

Che fare?

Che valore ha una promessa a donare?

È possibile costringere una persona che si è presa un impegno per iscritto, con regolare data e firma, a effettuare una donazione?

Ma innanzitutto: quali sono i requisiti per un atto di donazione?

In primo luogo, un elemento oggettivo: l’impoverimento del donante e l’arricchimento del donatario.

Secondariamente, l’elemento soggettivo: il cosiddetto “animus donandi”, cioè l’intenzione di donare, in pratica il desiderio di “fare un regalo”.

Quindi… potrei aver giurato solennemente, davanti a mille testimoni, addirittura alla presenza di un Notaio, di donare qualsiasi cosa, ma… se domani non lo desidero più nessuno potrà costringermi a donare.

Così, anche una eventuale clausola, eventualmente inserita in una separazione consensuale, spesso utilizzata per “rassicurare” uno dei due separandi, in cui uno dei genitori si impegna, ad esempio, a donare ai figli la casa familiare una volta divenuti maggiorenni, resta a titolo di “impegno”, e pertanto non sarà coercibile.

Se, giunti alla maggiore età, il genitore avrà cambiato idea, nulla si potrà fare per fargli rispettare l’impegno ai tempi preso.

Forse lo zio si è solo dimenticato della sua promessa di donare la propria casa di montagna… si può sempre provare a “rinfrescargli le idee”: ma nel caso in cui preferisca tenere lo chalet per romantiche serate con la sua nuova fiamma, nulla si potrà fare per costringerlo. Nemmeno mostrare l’elenco dei titoli conseguiti…

Quindi, sotto l’albero, meglio pigiami e calzini che “impegni a regalare”…

Avv. Beatrice Perini 

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